Attività pratiche per prepararsi ad andare a scuola

Preparare il bambino ad andare a scuola, ha a che fare con molte più cose che semplicemente l’uso di carta e matita.

Ecco alcune attività propedeutiche allo sviluppo delle competenze del bambino in età prescolare o nei primi anni della scuola primaria.

Leggi con il tuo bambino. Scegli bel libro con delle illustrazioni colorate e ben fatte. Siediti con il tuo bambino accanto o in braccio e leggi insieme a lui. Prima di leggere una pagina con un’illustrazione, mostra l’immagine al bambino e chiedigli: “Che cosa vedi nell’immagine?” “Di che cosa pensi parli la storia?” Le immagini sono elementi importanti e sono un primo passaggio per la lettura perchè rappresentano graficamente ciò che le parole significano. Le immagini sono strumenti che possono essere usate per iniziare a dare un nome alle parole che verranno usate nella trama.

Rielabora insieme al tuo bambino la storia. Alla fine della storia fai delle domande specifiche: Chi era il protagonista della storia? Che cosa ha fatto? Quando? Dove? Perché è successo? Come si è sentito il protagonista? Come si è risolto il problema? Questo genere di domande aiuta il bambino a comprendere meglio la storia.

Ascolta con attenzione come espone. Tende a descrivere i personaggi, i luoghi della storia? Oppure tende a raccontare le scene una dopo l’altra? Cerca di farti vedere cosa succede muovendosi con il corpo? Ognuno di noi ha un modo unico di processare le informazioni. Alcuni bambini sono visivi (sono attenti alle immagini e ai dettagli) altri bambini sono uditivi (sono attenti alle successioni temporali della storia e ricordano le parole dei dialoghi). Altri ancora sono cinestesici ossia ricordano meglio le azioni e si esprimono facendoti vedere attraverso il movimento.

Incoraggia il tuo bambino a creare frasi complete. Lasciagli il tempo di formulare le sue idee e concedigli di riascoltare molte volte la storia se te lo chiede. La Scuola predilige il canale visivo/verbale, infatti, molte spiegazioni sono verbali e spesso sono corredate da immagini. Poco frequente è vedere la Scuole utilizzare il canale cinestesico ossia lasciando imparare gli alunni attraverso il movimento.  Per queste ragioni osservando il tuo bambino puoi comprendere quale elemento ha bisogno di essere più sviluppato per affrontare la scuola. Se il suo linguaggio è descrittivo, chiedigli di ordinare le immagini in ordine temporale. Se invece spiega velocemente senza descrizioni, aiutalo a notare i particolari.

Per imparare a leggere e scrivere occorre saper osservare e procedere una lettera dopo l’altra, un fonema dopo l’altro e una parola dopo l’altra. In sostanza la letto scrittura ha bisogno sia dell’aspetto spaziale (riconoscimento, descrizioni, accuratezza) sia dell’aspetto temporale (il prima e il dopo).

Gli studi di Antonie de La Garanderie (1991) ci danno molti spunti per comprendere le difficoltà dei bambini. Quando si predilige il  canale uditivo (temporale) si ha una propensione per la musica, imparare a memoria e a discorrere ma si fa più fatica con la matematica e l’ortografia.   Quando si preferisce il canale visivo (spaziale) si è più predisposti nelle materie scientifiche come la matematica, geometria e scienze mentre si ha più difficoltà a ricordare una lezione di storia o a produrre un testo di una certa lunghezza. E’ come camminare saltellando con una gamba sola, ci si affatica, occorre invece imparare a coordinare le due gambe o meglio le due dimensioni spaziale e temporale.

Canta canzoncine, ninnananne e filastrocche. Esse permettono di esercitare il ritmo della nostra lingua madre. Inoltre possono essere mimate e rappresentate con il viso, con le mani e con il corpo. Le ninnananne, le canzoncine e le filastrocche aiutano a sviluppare le capacità di ascolto e competenze uditive.

Svolgete insieme attività manipolative. Puoi usare la plastilina per costruire con le mani e in tre dimensioni lettere e numeri. Le lettere possono essere in stampatello maiuscolo, minuscolo o corsivo. In seguito per scrive le lettere o i numeri puoi chiedere di riprodurli in una vaschetta di sabbia. Fai vedere un modello dal quale possa copiare. Per quanto riguarda i numeri prima di imparare a scriverli occorre fargli vedere concretamente alla quantità alla quale si riferisce. Ad esempio raggruppa tre palline e poi chiedi di rappresentarlo con il numero. La mano diceva Maria Montessori è l’organo dell’intelligenza.

Aiuta il tuo bambino a individuare i termini spaziali. Usa un piccolo personaggio e una scatola che avrete colorato e trasformato in una casa o in una macchina. Posiziona l’oggetto sopra, sotto, dentro, fuori, davanti o dietro la scatola e chiedi al bambino di descrivere dove si trova l’oggetto in relazione alla scatola. Questo lo aiuterà a esercitare la competenza spaziale.

Favorisci le attività di collezionismo. Con il bambino ricerca, raccogli e a raggruppare gli oggetti in sottocategorie. Le collezioni possono includere pietre, foglie, semi della frutta o qualsiasi altra cosa il bambino sia interessato a collezionare. Queste collezioni permettono di osservare le qualità dei singoli oggetti, di scoprirne le piccole differenze. Questa attività predispone alla categorizzazione e alle capacità matematiche.

Ricordati che ogni attività che svolgerai con il tuo bambino può essere svolta con amore ed empatia non deve diventare un compito. Se il bambino non collabora o tu ti stai spazientendo. Interrompete subito, probabilmente ci sono altri bisogni che hanno la priorità in questo momento. Potrete riprendere più tardi o un altro giorno.

Buon divertimento!

Giuditta Mastrototaro

Bibliografia per approfondire:

Brissard, F. (1993) Visuali o uditivi? Aiutare i bambini a riuscire. Como: Red Edizioni.

De La Garanderie, A. (1991). I profilli pedagogici: scoprire le attitudini scolastiche. (P Maruzzi Trad.). Scandicci (Fi): La Nuova Italia.

Mastrototaro, G. (2015). Nascere e crescere alla luce dell’educazione empatica. Milano: StreetLib.