La relazione d’amore

 

Quando ci innamoriamo, vediamo l’altro con gli occhi dell’amore, vediamo in lui o lei una sorta di perfezione. Non sarà facile per l’altra persona essere all’altezza delle nostre aspettative a lungo. Spesso confondiamo le relazioni d’amore con l’innamoramento. L’amore non inizia quando abbiamo paura che l’altro non ricambi i nostri sentimenti e per questo diamo la migliore immagine di noi stessi, inizia invece quando entrambi abbiamo scelto di condividere la nostra vita con l’altro.

E’ ormai fin troppo chiaro per tutti noi come incomincia l’amore, ma ahimè sappiamo davvero poco di come continuare ad amare. L’amore spesso è una ricerca di completezza e una rivelazione delle nostre debolezze delle nostre vulnerabilità  che facciamo vedere solo al nostro amato. All’inizio di una storia d’amore possiamo dare luce a tutti gli angoli nascosti di noi. Possiamo concederci di essere infantili, disinibiti, fragili, imperfetti perché tanto sappiamo che l’altro ci guarda con gli occhi dell’amore.

Nell’amore cerchiamo la felicità, ma in realtà la felicità non si trova fuori di noi. A volte tentiamo di ricreare nelle relazioni da adulti quei sentimenti di accettazione incondizionati, quell’attenzione per nostri bisogni e quell’amore protettivo materno e paterno che abbiamo avuto o che avremmo voluto avere nella nostra infanzia. Così ritroviamo nelle coppie quello che fanno anche i bambini: ci si imbroncia se c’è qualcosa che non va, nel disperato bisogno che l’altro capisca. Restiamo arrabbiati magari per giorni nella speranza di essere compresi senza parlare, perché riponiamo nell’altro quell’aspettativa di amore materno che avevamo sperimentato un tempo quando non dovevamo spiegare, perché nostra madre avrebbe capito. Ciò si collega alla nostra infanzia a quando eravamo in utero e tutti i nostri bisogni erano soddisfatti ed è proseguito per un certo tempo nei primi mesi o anni dopo la nascita.

Un bambino che ha avuto la fortuna di crescere in una famiglia che sapeva amarlo senza pretendere che fosse in tutto e per tutto adeguato ai propri standard, ma capace di accettare il bambino esattamente com’è: con le sue arrabbiature, con le sue frustrazioni e con le sue tristezze e nonostante questo meritevole del loro amore, contribuisce a sviluppare un adulto resiliente e capace di amare. Se invece abbiamo imparato a vedere nell’amore un premio per essere stato buono, saremo restii a a essere trasparenti per il terrore che l’altro sia testimone del nostro disprezzo per non essere perfetti.

Riconoscere dentro di noi tutto questo ci aiuterà a riconoscere nel nostro partner imbronciato il bisogno di qualcuno che sia capace di comprendere il bambino deluso, arrabbiato e incapace di esprimersi che ha dentro.

E’ partendo dalla consapevolezza che possiamo intessere relazioni mature ed efficaci, perché osservando i nostri pensieri e i nostri sentimenti senza giudicarli, possiamo essere in grado di empatizzare con i nostri vissuti e di piacerci sufficientemente da ritenerci capaci di donare benevolenza a noi stessi e di riceverne dagli altri.

I buon ascoltatori sanno che i sentimenti dell’altro possono risuonare dentro chi ascolta e aprire il nostro passato, ma si sentono abbastanza sicuri nel fatto che l’altro è distinto da noi stessi e l’emozione dura solo un momento se la lasciamo che fuisca ci attraversi e poi passi.

Chi invece reagisce è come se stesse facendo confusione e un’emozione del passato si riversasse su qualcuno che è qui nel presente. Lo capiamo subito perché perdiamo la capacità di dare alle persone il beneficio del dubbio e saltiamo subito alle conclusioni. Emerge allora il compito più difficile dell’amore passare dall’alimentare i pensieri giudicanti e la rabbia a invece coltivare l’empatia, la comprensione e la compassione.

Giuditta Mastrototaro

 

Bilbliografia per approfondire:

Alan De Botton. Il corso dell’amore. Editore Guanda, 2016.

Cheri Huber. Tu sei quello che fai. Edizione Mondadori, 2014.

John Bowlby. Una base sicura. Raffello Cortina Editori, 1989.

Gary Chapman. I Cinque linguaggi dell’amore. Elledici, 2007.

Marshall B. Rosenberg. La relazione di coppia. Edizione Esserci, 2010.