L’arte di ascoltare a scuola

Lo psicologo Thomas Gordon condivide con Carl Rogers la visione che educare vuol dire tirare fuori le risorse interne degli studenti. In sostanza, l’educatore predispone un contesto facilitante che consenta al bambino e al ragazzo di fare delle esperienze formative.

Si tratta di un cambiamento di prospettiva anche nel ruolo dell’insegnante che diviene non più il depositario del sapere ma un facilitatore dell’apprendimento, dove al centro del processo di apprendimento/insegnamento vi è lo studente.

Così l’apprendimento diviene un processo autogestito, si sviluppa a partire dall’esperienza (Dewey 1938) in cui il ruolo dell’educatore è quello di osservare, di ascoltare ed avere cura dell’ambiente.

Questa prospettiva pedagogica basata sull’empatia presuppone dei principi che sono efficaci nelle relazioni scolastiche come afferma Thomas Gordon (2013):

  1. Un interesse sincero verso lo studente senza alcun pregiudizio o preconcetto di qualunque tipo, un modo di fare e di essere che sia di incoraggiamento per l’espressione spontanea dell’altro, in un rapporto di fiducia per le sue competenze.
  2. Un ascolto non giudicante che permetta di accogliere quanto espresso dallo studente, senza critiche, colpevolizzazioni o consigli ma ascoltando i suoi sentimenti e bisogni.
  3. Un atteggiamento di non direttività (Karl Rogers 1970) ossia dove non vogliamo che l’altra faccia o dica le cose che vogliamo noi ma dove siamo disposti a dare uno spazio per essere ciò che vuole essere.
  4. Un’intenzione autentica di empatia per comprendere l’altro nella sua lingua, che porti alla luce il suo universo soggettivo, cogliendone i significati che ha per lui.

Ascoltare vuol dire quindi non cercare di avere controllo sull’altro ma accettarlo senza condizioni, accogliendo la sua voce e rispettando la sua alterità. La persona ha così la possibilità di parlare dei propri punti di vista, delle proprie scelte, dei propri sentimenti e bisogni.

Quando una persona si sente ascoltata, questo produce già un effetto di cambiamento. Nell’ascolto c’è un’esperienza di empowerment ossia di attivazione di quel potenziale che è già dentro e che aspetta solo di essere visto. Il sentirsi ascoltati sostiene le proprie capacità e rafforza le proprie risorse.

Thomas Gordon nel suo libro Insegnanti efficaci (2013) afferma che l’ascolto attivo può essere utile per fronteggiare la demotivazione all’apprendimento.

Ad esempio quando ci si fa un’idea di uno studente come svogliato o che non ha voglia di fare niente, spesso invece di comprendere cosa impedisce allo studente di lavorare con impegno, gli insegnanti reagiscono punendolo.

Cosa possiamo fare di diverso?

Osserviamo: Come si sente? Ci sono situazioni in cui mostra più motivazione? Quali sono? Che cosa pensiamo lo motiverebbe? Quali sono i suoi bisogni? Come li esprime? Abbiamo provato a parlargli in modo autentico riguardo ai nostri sentimenti e ai nostri bisogni? Siamo disposti a cercare un modo cooperativo e sinergico per affrontare la situazione? Possiamo cambiare il setting delle lezioni? Possiamo chiedere la cooperazione di altri insegnanti? Possiamo chiedere allo studente di illustrarci quali sono le sue idee per risolvere il problema? Possiamo pensare allo studente come cocreatore del suo apprendimento in un ruolo più attivo?

L’ascolto autentico è uno strumento utile anche nel rapporto con i genitori che possono essere dei validi alleati nel darci chiavi di lettura per approcciare quel bambino o quel ragazzo.

In sostanza, la cosa più importante che come insegnanti possiamo fare per sostenere i bambini e i ragazzi è intessere quella rete di sostegno fatta di relazioni positive, cooperative ed empatiche dove il benessere di ciascuno studente sia fonte di serenità per tutti.

Giuditta Mastrototaro

 

Bibliografia per approfondire:

Goleman, D. (1996). Intelligenza emotiva: che cos’è perché può renderci felici (I. Bloom, B. Lotti, Trad.). Milano: Rizzoli.

Gordon, T. (2013). Relazioni efficaci. Come costruirle, come non pregiudicarle (V. Poli, Trad.). Molfetta (BA): Edizioni la meridiana.

Gordon, T. (2013). Insegnanti Efficaci (N. Lilla, Trad.). Firenze: Giunti.

Hart, S. Kindle Hodson, V. (2014). A scuola con empatia. Didattica e apprendimento basati sulle relazioni (F. Rossi, Trad.). Reggio Emilia: Edizioni Esserci.

Maslow, A. (2010). Motivazione e personalità (E. Riverso, Trad.). Roma: Armando Editore.

Mastrototaro, G. (2015). Nascere e crescere alla luce dell’educazione empatica. Milano: Streetlib.