Stare bene insieme in coppia

Rimanere insieme tutta la vita un tempo era la norma, ora sembra sempre più una rarità.

Stare insieme in coppia diventa una scelta coraggiosa.  Zygmunt Bauman afferma in amore liquido (2003) che oggi siamo in balia di mille tentazioni e che i sentimenti corrono il rischio di entrare nella spirale del consumo.

 

Perché è così difficile restare in coppia?

C’è in ognuno di noi il bisogno di essere amati. E’ questo è legittimo, ma ci sono alcune domande che possiamo porci:

Siamo sicuri che l’amore che cerchiamo nell’altro non sia il risultato del non amare abbastanza noi stessi?

Se a incontrarsi sono due persone che si sentono vuote e chiedono all’altro amore, come potranno mai riempirsi?

A queste domande spesso rispondiamo oscillando tra il bisogno di amore e la paura di legarsi all’altro.

Il mercato ci prospetta ogni giorno la promessa che è possibile fare tutto senza sforzo: guadagnare senza sacrificio, ottenere risultati senza dedizione, conoscere senza un processo di apprendimento e amare senza impegno.

L’amore vero invece è quello nel quale diamo senza pretendere.

Quante volte ci siamo ritrovati a dire all’altro che non ci ascolta, non ci accetta e non ci sostiene? E quanto invece siamo disposti noi ad ascoltarlo? A sostenerlo nelle sue scelte? Ad accettarlo proprio così com’è e non come vorremmo che fosse?

La vita è fatta di scelte.

Se scegliamo di vivere l’amore trasportati dalle emozioni, vivremo sulle montagne russe.

Se scegliamo di vivere con empatia occorrerà sforzarsi di uscire dal proprio ego per incontrare l’altro.

Forse l’amore ci fa paura perchè ci rende vulnerabili alla sofferenza. Vivere nella sicurezza di non soffrire ci induce a fare scelte di “quantità” che sembrano più allettanti ma che alla fine lasciano un senso di vuoto e di profonda solitudine.

I legami sono stati sostituiti dalle “connessioni”dei social, sono molto più facili e asettici ma ciò che si guadagna in termini di sicurezza al riparo dalla sofferenza, si perde qualità di relazioni autentiche.

L’amore di coppia è un impegno reciproco.

L’esatto contrario di: “Viviamo  insieme e vediamo come va..” In quest’ultimo caso alla prima crisi di coppia si abbandona l’oggetto difettoso con l’illusione di trovarne un altro migliore.

In realtà non c’è nulla da migliorare nell’altro, occorre invece assumersi la responsabilità dei propri sentimenti e dei propri bisogni per prendere maggiore consapevolezza di se stessi.

Che cosa possiamo fare di diverso?

Cambiare la nostra relazione con il tempo. Donare tempo di qualità per evitare che la relazione di coppia diventi arida.

Porre attenzione all’equilibrio tra prendere e dare. Siamo tutti più bravi a prendere che a dare. Se vogliamo davvero dare, occorre allora che lasciamo la presa sulle nostre convinzioni: “lui/lei dovrebbe…” desideri, aspettative: “Io vorrei che il mio partner…” e giudizi: “Non capisce proprio nulla”

Non giudicare. Se etichettiamo l’altro, sarà difficile avere una relazione significativa. Vedremo l’altro sempre con la lente del giudizio di cosa è o di cosa non è.

Essere flessibile. Non è necessario avere ragione, a volte possiamo darci la possibilità di vedere come vede l’altro e di ascoltare le sue ragioni.

Imparare a guardare la situazione con un certo distacco. Quando non c’è una giusta prospettiva ci lasciamo travolgere dalle situazioni oppure restiamo freddi e indifferenti. Se impariamo a vedere la relazione da una certa distanza o distacco smettiamo di firmare il contratto con la sofferenza. Questo ci impedirà di voler controllare l’altro. L’unica persona che possiamo controllare siamo noi stessi e molto spesso non ci riusciamo neanche molto bene.

Cooperare. Nel cooperare c’è tutto: donare tempo di qualità, porre attenzione tra il prendere e il dare, non giudizio, flessibilità e distacco.

Per concludere una storia

Una persona prese 100 dollari e li offrì a un gruppo di persone e chiese loro: “ chi li vuole?” Tutti alzarono la mano.

Poi li accartocciò con le mani e chiese: “ Chi li vuole?” Tutti alzarono la mano.

Infine li schiacciò sotto i piedi e poi ancora chiese: “Chi li vuole?” Tutti alzarono la mano.

Se riusciamo a vedere il potenziale di una carta accartociata e sporca perchè non possiamo riuscire a vedere il potenziale nel nostro rapporto di coppia?

Ognuno fa il meglio che sa fare, è questa la prima frase che ci fa guardare alla relazione di coppia con più empatia.

L’empatia è scritta dentro ognuno di noi, si tratta di esercitarsi a tirarla fuori. E’ solo imparando ad ascoltarci, accettarci ed amarci che possiamo sentirci liberi dalla sofferenza e il nostro ritrovato benessere influirà inevitabilmente con lo stare bene insieme in coppia.

Giuditta Mastrototaro

 

2 Risposte a “Stare bene insieme in coppia”

  1. Grazie Giuditta, quanta verità e nonostante tutto quanto è faticoso rinnovare ogni giorno quel “SI, LO VOGLIO” fagocitato dalle fatiche quotidiane. Ma personalmente trovo molti spunti interessanti da questa lettura dall’analisi della nostra realtà relazionale ormai resa veloce e facile dall’uso dei social…uscire dal giudizio verso l’altro.
    Non smettiamo di provarci e di impegnarci. Grazie!

    1. Grazie Ari per il commento.
      Condivido con te la fatica di ogni giorno e l’impegno nel cercare di donare alle relazioni la versione migliore di noi stessi.
      Un abbraccio grandissimo.

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