Come gestire la gelosia tra fratelli?

Molto spesso i genitori si preoccupano fin da quando sta per arrivare un altro bambino dei sentimenti di gelosia dei figli. Molti pensieri si affacciano nella mente, si riattivano i ricordi di quando eravamo piccoli e di come il rapporto con i fratelli o le sorelle sia stato faticoso e abbia reso la vita in famiglia non facile. Se proviamo a ricordare i bambini che siamo stati allora possiamo identificare il nostro arcobaleno di emozioni.

Il cambiamento rappresenta un elemento destabilizzante per ognuno di noi e può avere modi diversissimi di affrontarlo. Avere un fratellino o una sorellina è un’esperienza che può far sperimentare al bambino uno dei più grandi valori che ci sono dentro ognuno di noi: il bisogno di proteggere o di proteggersi. Proprio come un pendolo il bambino si sentirà oscillare tra il desiderio di  proteggere il fratellino e allo stesso tempo il desiderio di proteggere se stesso da questa esperienza.

Quando il bambino vede l’altro come vulnerabile e prova tenerezza per lui o per lei gli atteggiamenti che più facilmente si istaureranno sono quelli di collaborazione e di cura. Un bambino che si lascia intenerire dal fratello tendenzialmente è un bambino che si sente più competente e più capace del fratellino. In questo caso il fratello più piccolo potrebbe far crescere una certa sicurezza in se stesso e nella propria autostima.

Quando invece sente il bisogno di proteggere se stesso perché ha paura che il proprio valore sia minacciato dall’altro. In questo caso è se stesso che può vedere come vulnerabile e il fratello invece come potente.  Può pensare che questo fratello gli stia portando via l’affetto dei suoi genitori, come se le risorse d’amore fossero una fonte esauribile che non bastassero per tutti.

Può capitare che il genitore si senta talmente preoccupato per la gelosia che sta vivendo il figlio che invece di riuscire ad accogliere questi sentimenti reagisca. Ci sono alcuni modi con cui reagiamo nei confronti dei figli:

  • Cerchiamo di fare le stesse cose : “La mamma fa le cose uguali un regalo a te e un regalo a tuo fratello” oppure“Non posso prenderti in braccio perché se prendo te devo prendere anche lui”. In realtà non è facendo le cose uguali che facciamo le cose giuste perché è come se invitassimo a pranzo delle nostre amiche e una di queste stesse male e svenga in mezzo alla sala da pranzo e noi invece che aiutarla dicessimo non posso occuparmi di te non è giusto per le altre persone che sono a pranzo a cui non dedicherei attenzioni. Come vi suona? Come in questo caso, allo stesso modo è facendo cose diverse con ogni persona che gli mostriamo considerazione e rispetto per come si sente e per cosa ha bisogno.
  • Minimizziamo il dolore dell’altro come ad esempio quando diciamo: “Non c’è bisogno di rotolarsi per terra e urlare perché sto cambiano tua sorella”. Tutte le volte che ci ergiamo da giudici e pensiamo che cosa sia giusto o sia sbagliato che debba fare un altro non stiamo ascoltando quella persona ma la stiamo giudicando e non crediamo ai suoi vissuti, anzi li mettiamo in dubbio. Che cosa farà una persona cui non viene dato l’ascolto che desidera? Urlerà di più o ribatterà con più energia alzando l’asticella del conflitto.

Che cosa invece possiamo fare di diverso?

  • Riconosciamo i nostri vissuti e accettiamo i nostri sentimenti nei confronti di queste situazioni di gelosia. Se ci sentiamo sopraffatti dagli innumerevoli episodi che si presentano vuol dire che qualcosa non sta funzionando nella comunicazione con i nostri figli. E’ tempo di fermarsi e ascoltare (magari puoi farti aiutare a guardare meglio la situazione dalla tua pedagogista) per poi avere una visione più lucida di cosa sento io come genitore e cosa prova mio figlio, questo potrà cambiare il modo di stare in ascolto e successivamente il modo di agire con i nostri figli.
  • Fermiamoci a osservare la situazione che si sta presentando davanti ai nostri occhi senza intervenire. Non cediamo all’impulso di reagire o di trovare una soluzione. Attendiamo un po’ per vedere cosa succede.
  • Proviamo a dare fiducia ai nostri figli, trasmettendogli il messaggio che crediamo davvero che hanno tutte le risorse per saper affrontare la situazione.
  • Fare da specchio. Quando proprio vediamo che non ne vengono fuori dal conflitto, proviamo semplicemente a fare da specchio rendendo espliciti i sentimenti che ognuno di loro vive e rendiamo più chiare le richieste che si stanno facendo reciprocamente.
  • Lasciamo che trovino le loro soluzioni in cui entrambi in base al loro sviluppo cognitivo possano mostrare accettazione e comprensione per le esigenze dell’altro. Nei primi litigi possiamo semplicemente rimandare le esigenze di ognuno all’altro e ci vorra un pò di tempo prima che trovino una soluzione che vada bene ad entrambi poi con pazienza vedremo che impareranno a farlo autonomamente.

La scoperta che possiamo fare noi come genitori con i nostri figli è che la gelosia non è altro che un oscillare tra il desiderio di amare e prendersi cura dell’altro e allo stesso tempo sentirsi sicuri di avere considerazione e stima per noi stessi e che queste due parti possano coesistere insieme dentro ognuno di noi.

 

Giuditta Mastrototaro