Ogni situazione della nostra vita è legata ad una emozione. Quando la memoria va a ripescare quel ricordo, torna inevitabilmente l’emozione a cui era legata: questa è la sincronicità delle emozioni.
Se ti stai chiedendo perché a tuo figlio non piace fare i compiti ad esempio, tieni presente che potrebbe aver associato i compiti con il sentimento di impotenza.
Se ti stai chiedendo perché ha paura di affrontare quella determinata situazione, probabilmente essa è legata a sentimenti di ansia, di spavento o di perdere il controllo.
Ignorare questi segnali vuol dire allora che con il tempo la paura, l’ansia, la rabbia potrebbero cambiare forma o diventare più pervasivi ma non scompariranno, se non ce ne prendiamo cura.
Spesso diventa più facile non affrontarli e con l’intento di proteggerli finiamo per evitare che affrontino quelle esperienze. Tutto questo ha delle ricadute sull’autostima perchè conferma in qualche modo il loro senso di inadeguatezza.
Il percorso pedagogico di educazione emozionale che ho pensato per i bambini e i ragazzi ha l’obiettivo di esploraree le emozioni, prendersene cura e dargli empatia. Ciò li porterà a sperimentare più fiducia in loro stessi e una più accurata lettura della realtà, consentendogli un orizzonte più ampio di crescita personale ed emotiva.
Giuditta Mastrototaro