Quanti giudizi ti stai portando addosso?

I pensieri giudicanti hanno trovato il modo di impossessarsi della tua mente? A volte ti senti sopraffatto dai tuoi pensieri? Non riesci ad accogliere ciò che  è semplicemente così com’è? Tutti i giudizi che diamo a noi stessi, alle situazioni e agli altri non sono altro che un tentativo maldestro di ridurre la complessità. Infatti, quanto più riduciamo un essere umano a un paio di caratteristiche più ci allontaniamo dalla realtà per rifugiarci in una semplificazione limitante.

Ecco come scoprirlo:

  1. Ci sentiamo insoddisfatte e scontente e non siamo molto accoglienti nei confronti di noi stesse o degli altri attorno a noi.
  2. Abbiamo pensieri angoscianti che non ci fanno riposare? Il senso di colpa ci spinge verso il “fare qualcosa”, così ci affaccendiamo a lavorare senza sosta per non pensarci. Oppure siamo paralizzate dalle nostre paure e ci sentiamo sempre più depresse e senza voglia di fare niente.
  3. Ci diciamo che non valiamo niente? A volte crediamo che nel comprare qualche cosa possiamo trovare la felicità, per poi accorgerci che è solo un’illusione che dura pochi istanti e poi in realtà ci sentiamo come prima.
  4. Non ci sentiamo all’altezza di aprirci a nuove prospettive, nuovi progetti e i nostri pensieri ci mettono in discussione?

Questi segnali ci dicono che ci stiamo giudicando e i pensieri giudicanti non desiderano per noi la pace, ci trascinano nel vortice dello sconforto o irrequietezza perché ci parlano in un modo triste o angosciante come un chiacchierio costante nella mente,  sono come delle prigioni mentali dalle quali non si riesce a vedere l’uscita.  I pensieri giudicanti si nutrono delle nostre attenzioni e più li guardiamo, non sapendo come affrontarli e più ce ne sentiamo soffocare.

E’ arrivato il momento di ritrovare la pace interiore e di spedire la negatività fuori dalla finestra. Come liberarsi di tutto questo?

Non è facile, ritornerà ciclicamente come un’onda che va e viene instillando dubbi e insicurezze, capiterà di sentirsi in colpa, pieni di vergogna, arrabbiati o depressi.  I giudizi sono quelle frasi che si rivolgono a noi con il tu: “Tu sei…” oppure: “Dovevi fare…” oppure si concentrano su ciò che non va negli altri: “Quella persona è…” “Non ci si comporta così..” e in tanti altri modi ancora. Ma se facciamo attenzione impareremo a riconoscerli.

Questi giudizi non si sono accumulati dall’oggi al domani, ma provengono da molto lontano forse dalla nostra infanzia, da ciò che era detto a noi e noi li abbiamo custoditi fino ad oggi senza metterli mai in discussione e siamo caduti in questo circolo vizioso.

Se vogliamo possiamo renderci consapevoli che possiamo scegliere con quali pensieri vogliamo accompagnare la nostra vita. E’ ora che prendiamo  per mano i nostri pensieri, ascoltiamo i nostri bisogni, ce ne prendiamo cura e lasciamo andar via i pensieri che non ci fanno bene. Abbiamo sprecato troppo tempo per colpa loro.

Occorre ritrovare la semplicità del dato reale e non delle nostre interpretazioni, l’onesta di voler stare bene con noi stessi, la fiducia che ognuno di noi fa la cosa migliore che sa fare.

Smettiamo di pretendere che gli altri ci rendano felici, l’unica persona che può renderti felice: sei tu. Iniziare a liberarci dei pensieri giudicanti può farci riacquistare quella pace e quell’empatia che ora NOI possiamo donarne ai nostri figli, alla nostra famiglia alle persone che incontriamo. Tutto quello che doneremo con il cuore, tornerà nella nostra vita attraverso un circolo virtuoso.

Giuditta Mastrototaro